Luciano Moggi con il suo tipico”aplomb”da toscano a Lamezia ha mostrato tutta la sua serenità. Quella di un uomo, che sa fare il proprio lavoro, e che si è visto catapultato in un bailamme di illazioni ed accuse. Lui ha sofferto tanto «specie per i primi quindici giorni» ci ha confidato davanti al suo immancabile sigaro. La cosa più brutta? L’ha rivelata davanti al nostro taccuino: «Che queste persone siano passate come un carro armato sulle famiglie», ricordando i nipotini...
IL NOSTRO SONDAGGIO
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?