Vorrei dissentire dai commenti della redazione sull'articolo uscito su CDS riguardante Meani. Io ho letto l'articolo e non mi sembra che non eschi nulla. Il Meani parla delle sue amicizie con i guardalinee Babini e Puglisi, di aver aiutato l'azienda del figlio dell'arbitro Racalbuto, di vedere tutti i giorni Galliani e la squadra, di aver avuto un contratto con il Milan, di ospitarli tutti a cena periodicamente e di aver dato una mano a vincere l'ultima Champions. E che altro doveva dire?

Sarebbe bello vincere tutte le partite 4-0 dove il nostro portiere prende un bel SV e il migliore degli avversari è il portiere. Ma siccome il calcio nn è fantascienza è bello, ogni tanto, vincere anche senza merito. A noi capita poche volte ma quando succede nn dobbiamo cercare inutili scuse dando la colpa all'arbitro o all'approccio sbagliato o ad altre seghe mentali. Può anche succedere che gli avversari giochino meglio.

Mi pare ormai evidente che io e te vediamo le partite ma soprattutto il calcio in 2 modi diversi. Pur non avendo avuto clamorose occasioni e sebbene Neto non ha fatto parate importanti ritengo che su 120 minuti x 100 non ci abbiamo capito nulla o quasi. Può capitare e non deve essere né umiliante né tragico ammetterlo. Il Milan ha giocato meglio, fine. Ma le finali vogliono vinte e basta, non importa come. Di questa partita mi tengo solo la vittoria, la cosa più importante.

Per gli Europei convocano pure le nostre riserve. Ma allora non siamo così scarsi e ladri come dicono. Senza i bianconeri sarebbe una nazionale da ventesimo posto, c’è gente che a 30 anni non ha vinto nemmeno la coppa del condominio.

Conte rimarrà nella storia della Juve e dobbiamo ringraziarlo per averci fatto tornare a dominare dopo 2 campionati deprimenti, non dimentichiamolo, ringhiando contro chiunque attaccasse la squadra con argomenti tecnici e no. Però certo che ora ci è un po’ calato: gli rimprovero di avere accettato la panchina azzurra dopo essere stato trattato per anni come un maneggione degno della gabbia: doveva mandarli in quel posto. E certi sgarbi come l’inutile convocazione di Bonucci poteva risparmiarseli