di Antonio Martelli - 30 ottobre 2007
Nell'ultima riunione del Consiglio di amministrazione della Juventus, che si è svolto la settimana scorsa a Torino, c'è stato chi non ha avuto paura e timore di alzarsi e criticare l'operato dell'attuale dirigenza bianconera. Stiamo parlando di Giuseppe Belviso, piccolo azionista e presidente dell'associazione GiulemanidallaJuve, che da due anni si sta battendo contro la sentenza della giustizia sportiva che ha mandato in serie B la squadra bianconera.
Belviso ha criticato l'operato dello staff juventino un po' su tutta la linea, dalla gestione di Calciopoli, ai programmi futuri, alla campagna acquisti, fino al modo di difendere la società di fronte ad alcuni torti arbitrali, che dall'inizio di questo campionato la vedono vittima. Dopo quanto successo a Napoli sabato sera e dopo l'esplodere della rabbia del presidente Cobolli Gigli, ci è sembrato opportuno sentire il parere proprio di colui che durante il CdA aveva parlato di una società debole.
Partiamo subito da Napoli-Juve e dalla reazione della società di fronte ai torti subiti. Cosa ne pensa?
“Era ora. Registriamo finalmente che la società ha deciso di farsi sentire. La battaglia è dura e speriamo che non sia un levare di scudi parziale, ma che ci sia una effettiva volontà di farsi sentire”.
Intanto a due giorni di distanza, c'è chi inizia a ribaltare le carte in tavola e ora si guarda alla squalifica di Zalayeta come ad uno scandalo, tanto che il Napoli ha deciso di fare ricorso.“Il rigore non c'era e questo mi sembra chiaro. Il Napoli, fa bene a fare ricorso, ma la realtà è che si vuole mascherare le colpe di altri addossandole a Zalayeta. Il problema è che il così detto palazzo, con i vari Collina e compagnia bella, vogliono mascherare le colpe di una classe arbitrale del tutto incompetente”.
Tornando alla Juve, anche Ranieri alla Domenica sportiva ha lanciato un grido di allarme contro un'eventuale sindrome al contrario nei confronti della sua squadra.“Meglio tardi che mai. Anche l'anno scorso, in serie B, per non parlare di quest'anno, gli errori a sfavore della Juventus sono decisamente superiori, rispetto a quelli a favore. Sicuramente gli arbitri sono condizionati al contrario e piuttosto di essere tacciati di venduti, finiscono per fischiarci contro”.
Chiuso il capitolo arbitri, parliamo del suo intervento, durissimo, durante il CdA. Le istanze che voi state portando avanti, pare, iniziano a essere condivise da più di qualcuno.“Io credo di si, non so fino a che punto, ma spero lo siano abbastanza. Io ho parlato anche con altri azionisti in assemblea e tutti abbiamo avuto una sensazione, quella che le risposte ricevute da parte degli amministratori della società non siano state del tutto convincenti e che in questo momento la Juve navighi a vista”.
Quali sono gli appunti che lei, per conto dell' associazione (che racchiude più di 200 piccoli azionisti), avete fatto al presidente Cobolli Gigli e all'amministratore delegato Jean-Claude Blanc?
“Ma, prima di tutto non mi sembra ci sia un progetto per rinforzare la squadra, idem dicasi per quanto riguarda la ristrutturazione del nuovo stadio. Sarò pessimista, ma le sensazioni non sono positive per il resto della stagione”.
E parliamo allora di questa campagna acquisti che lei ha criticato.
“Basta andare a rileggersi il mio discorso per capire come hanno operato questi dirigenti. Con gli stessi soldi ottenuti dalle cessioni di Cannavaro, Vieira, Mutu e Zambrotta, sono stati acquistati Boumsong, Tiago e Almiron. Mi sembra impietoso fare un confronto. Francamente non so cosa aspettarmi dal futuro, io spero che a gennaio facciano qualche acquisto. Dall'assemblea, però, non mi è sembrato che ci sia questa volontà. Lo stesso Cobolli prima ha ribadito che si punta al quarto posto, poi alle prime rimostranze ha cambiato versione e ha detto di puntare ad uno dei primi quattro posti”.
La vostra associazione è molto attiva sul piano delle iniziative legali contro le sentenze di Calciopoli. A che punto siete?
“Tra breve ci costituiremo parte civile nel processo per falso in bilancio nei confronti di Inter e Milan. A tal proposito, considero una presa in giro le ultime dichiarazioni del super-procuratore Palazzi che ha parlato di tempi lunghi per la Giustizia sportiva, in riferimento proprio al caso dei falsi in bilancio. Non mi sembra che nel 2006 la Giustizia Sportiva si sia presa lo stesso tempo per valutare le carte e le prove contro la Juventus. Inoltre, stiamo aspettando sempre una data per l'udienza davanti al Tar e soprattutto attendiamo un segnale dalla Corte Europea per il nostro esposto. Anche se qualcuno cercherà di metterci i bastoni tra le ruote, noi andremo avanti per la nostra strada, fiduciosi e consapevoli che se la nostra azione dovesse andare a buon fine, ci sarebbe un ribaltamento di tutto”.
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