Spero che la paura di una squalifica del campo non impedisca ai tifosi di manifestare lo sdegno anche e soprattutto con striscioni il 4 NOVEMBRE.Non posso pensare che gli indossatori vengano accolti con rose e fiori.Siamo tutti convinti che il calcio è un gioco e la violenza deve rimanerci fuori ma in maniera civile tutta Italia quel giorno si deve rendere conto della nostra indignazione.Ma forse quel giorno gli ultras saranno impegnati a scazzottarsi con i perdenti del Toro.

Perchè non inoltriamo una email alla società del Napoli o ancora meglio a qualche gruppo organizzato di tifosi e abbonati della squadra campana in modo da sensibilizzarli al problema della disparità di trattamento che hanno avuto dalla giustizia sportiva rispetto ai tifosi dell'inter? Ciò perchè fino a questo momento nessun esponente del Napoli o tifoso partenopeo mi pare si sia fatto sentire eppure mi sembra che il problema sia "abbastanza" evidente...

Il prof.Massimo Coccia dichiara: «L’abbiamo copiata dalle regole applicate dall’Uefa in alcune partite europee: in Francia o nel nord Europa. È stato un modo per regalare maggior flessibilità alle norme, sennò si passava dal niente alle porte chiuse. Questa è una via intermedia». Flessibilità? Questo è il vero scandalo pro-inter. Per il Napoli questa formula non è stata applicata ma per l'"onesto Santo" petroliere si è voluta riesumare. Strano vero? E si autodefiniscono ancora onesti!

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=213733 iprocisia diffusa

L'invito parla genericamente di conferenza stampa, «Luciano Moggi: la mia verità su Calciopoli, le intercettazioni e quarant'anni di calcio italiano». Nient'altro. Mistero. In realtà, stamattina a Milano viene presentato il primo libro di Luciano Moggi. Titolo: «Un calcio nel cuore», edito da Tea (gruppo Longanesi), 256 pagine, niente foto tanto il "capo della cupola", nel giudizio dei pm di Napoli, lo conoscono tutti. Moggi ha scritto il libro con il giornalista Enzo Bucchioni. C'è tutta la sua vita. Da quando bambino faceva propaganda per la Dc, i primi colpi di mercato, l'ultimo (Ibrahimovic), la Gea del figlio Alessandro, la Juve degli Agnelli, le intercettazioni, la fede, ecc.. Ultimo capitolo dedicato a Petrucci e alla giustizia sportiva. «Farà scalpore», è convinto Moggi. «La gente capirà». L'embargo sul libro è clamorosamente saltato per un disguido sabato scorso: alcune copie, per sbaglio, sono state vendute in un autogrill di Sestri Levante e subito ritirate. Sarà un best seller? Ci spera Moggi. «E´ arrivato il momento di dire la verità». La sua. La Repubblica