La Champions League per uno juventino non sarà mai un appuntamento come gli altri, sarebbe inutile nasconderlo.
Ero molto giovane quando si giocò quella stregata partita di Atene. Eppure ricordo perfettamente il volto tirato di mio padre, quello di mio cugino, e degli amici di mio padre. Persino mia madre me la ricordo affranta. Ho ancora il ricordo di quel goal improbabile, poi solo quel senso di pietrificazione che sembrava avvolgere tutti, dai giocatori ai tifosi...
Guardando bene non ha senso parlare di segreto della vittoria a chi abitualmente è un vittorioso. Chi è abituato a vincere ne conosce il segreto, non ha bisogno di alcuna rivelazione.
Eppure il successo dei ragazzi oggi nel Torneo di Viareggio ha riportato in auge qualcosa di antico anzi di nuovo e rivoluzionario nella Juventus post 2006.
Un trionfo pieno, netto, indiscutibile.
Figlio di organizzazione e preparazione tattica. Si è giunti a questo importante appuntamento...
“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”.
Molti di voi avranno assistito ad una delle ultime puntate di “Striscia la notizia”, nella quale abbiamo potuto ammirare uno dei tanti “burloni”, che fanno parte della trasmissione, bloccare Paparesta e chiedergli cosa si prova ad essere rinchiusi in uno spogliatoio. Chiaramente non poteva mancare, sullo sfondo, la foto del Direttore con il suo immancabile telefonino.
L’ex giacchetta nera ha risposto seccamente che “non è...
Calcio giocato di C. POSTER del 22/02/2009 00:21:28
Una Juve cinica espugna Palermo dopo una partita in cui ha sofferto, ma è stata illuminata da due lampi di Momo e David, uno per tempo.
Per il resto ci ha pensato Gigi a frenare l’ottimo Palermo di Ballardini che in casa aveva vinto 9 partite e ne aveva perse solo due.
Proveniva da 5 vittorie consecutive con uno score di 23 goals realizzati.
Confermiamo quindi il posto in Champions che rappresenta il massimo raggiungibile nel “torneo aziendale”, e proiettiamoci a mercoledì...
La squalifica non è arrivata, perché si è ritenuto che un dubbio, anche se residuale, è incompatibile con l’affermazione di responsabilità disciplinare per condotta gravemente antisportiva.
Nella sentenza si legge: “…il colpo di testa (più esattamente, si è trattato di un impatto di lieve entità tra il capo del calciatore ed il pallone in parabola discendente) imprimeva al pallone una traiettoria verso il basso che subiva un’evidente, rilevante e decisiva deviazione verso...
Forse sono stati solo brevi attimi, veloci fotogrammi, battute di ciglia: eppure, almeno per qualche istante, abbiamo temuto, o sperato, o anche solo osservato che l’operazione simpatia potesse in qualche modo essere riuscita.
L’avventura della serie B, espiazione per chissà quali colpe, doveva fare la parte del leone. Ed in effetti, quella mezza Italia (e anche di più) antijuventina sembrava aver trovato finalmente soddisfazione dopo 110 anni di manifesta inferiorità...
Un altro campionato se n’è andato; a quattordici giornate dalla fine il distacco tra la prima - l’Inter - e le inseguitrici - Juventus e Milan - si è ulteriormente dilatato - rispettivamente a +9 e +11 - .
Il pareggio interno dei bianconeri contro la Sampdoria e la conseguente vittoria, nel derby, da parte degli indossatori di scudetti altrui contro i “cugini” meneghini, è stato più che un segnale, osiamo dire che è stata la pietra che ha definitivamente infranto i sogni...
IL NOSTRO SONDAGGIO
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?