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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#36718 On. PANIZ sveglia!
scritto il 26/10/2007 08:49:05 da MINO46
L'onorevole Paniz si dimostra gemello del "pensatore" di Rodin progettata per il Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Dopo tante promesse e valutazioni continua a pensare a cosa fare, se e quando presentare un'interrogazione al Ministro competente sui ritardi del Superprocuratore in ordine ai bilanci taroccati dell'inter. Promesse da marinaio, anzi da politico. Magari tenterà di farlo sotto elezioni per gabbare, ancora una volta, il popolo juventino. Ah i nostri VIP tifosi dormienti e silenti...
 
#36717 La bugia dell’ultrà pentito
scritto il 26/10/2007 08:48:57 da PAOLA
MARCO ANSALDO Antonio Matarrese è un uomo capace di trasformare qualunque slogan in una gaffe. Fu lui, vivace presidente della Lega, a coniare la frase: «I morti fanno parte del sistema», per liquidare la «fastidiosa» uccisione dell’ispettore Raciti a Catania. Ieri, uscendo dalla riunione del Viminale in cui gli uomini del pallone hanno chiesto di allentare le misure di sicurezza, Matarrese ne ha detta un’altra delle sue: «Più Osservatorio e meno prefetti», dove per Osservatorio si intende l’organismo che decide le restrizioni da applicare per prevenire gli incidenti e per Prefetti i rappresentanti del governo che si dimostrano più rigidi nell’applicare le norme contro la violenza negli stadi. Insomma la linea è chiara. Bisogna liberarsi di chi intralcia pesantemente la gestione del campionato decidendo ora la chiusura di una curva, ora l’accesso ai soli abbonati, ora imponendo il divieto di vendere i biglietti nel giorno della partita, come ha stabilito il prefetto di Milano per Milan-Roma di domenica prossima. L’emergenza, dicono, è finita. Bisogna tornare alla normalità. In questa battaglia per riprendersi il business appesantito dai troppi vincoli, né Matarrese né i suoi associati sono sfiorati dal dubbio che chi lavora su piazza ha una sensibilità e una conoscenza dei problemi specifici superiori a chi opera da lontano. Un prefetto ha più informazioni dell’Osservatorio e prevede meglio i pericoli: la logica vorrebbe che si operasse esattamente all’opposto di quanto si chiede ma il calcio ha fretta di gettarsi alle spalle l’ingombro della sicurezza. Pretende fiducia. Vuole un’apertura di credito, che sta ottenendo dal Viminale con l’escamotage: «Noi allentiamo la morsa ma alla prima che combinate ritorna tutto come prima». Come se bastasse per scoraggiare chi cerca davvero la violenza. Dallo scorso febbraio le società hanno tenuto un comportamento virtuoso, più per forza che per amore. Hanno accettato l’imposizione dei tornelli agli ingressi, magari scaricandone i costi sui Comuni. Si sono assoggettati alle decisioni del governo e dei suoi rappresentanti. Nemmeno un anno di Purgatorio è bastato per lavare la coscienze e dimenticare come gli ultras e i violenti siano cresciuti anche per l’indifferenza, se non la complicità, dei dirigenti di club. Ora ci dicono che l’aria è cambiata. Forse. Magari. Abbiamo assistito al martellamento dei tifosi perbene per i quali oggi è più sgradevole andare allo stadio: i biglietti sono nominativi, non ci si può più svegliare la mattina con la voglia di vedere una partita perché la decisione va presa con largo anticipo, le perquisizioni sono avvilenti e talvolta ottuse, le code chilometriche e se piove bisogna bagnarsi perché gli ombrelli vengono requisiti. In nome della sicurezza il calcio è diventato una fatica, come prendere un aereo tra cento controlli o percorrere un’autostrada con l’incubo del multavelox dove hanno messo un limite impossibile dei 60 all’ora. Questo, più della chiusura delle curve o il divieto delle trasferte, pesa sulla disaffezione della gente. Si può pensare a un cambiamento, ma siamo sicuri che si possa già abbassare la guardia e che in pochi mesi si sia eliminato chi ha fatto degli stadi un fronte di guerra? La normalità sta nel restituire il calcio a chi già lo viveva come una passione o una festa, non nel chiedere l’abolizione delle misure che penalizzano i violenti, quelli che le norme continuano a non rispettarle. Gli incidenti nei derby a Genova e a Torino, gli striscioni razzisti dell’Inter, i petardi che compaiono e scoppiano come un anno fa ci dicono che certe frange sono ancora vive.
 
#36716 X LUCA.
scritto il 26/10/2007 08:46:26 da MOV.FORZAJUVE
CARO LUCA NON POSSO INTERVENIRE IN ASSEMBLEA IN QUANTO NON AZIONISTA.E COMUNQUE SIAMO BENE RAPPRESENTATI.CIO' NONOSTANTE HO CONTRIBUITO CON BEN 3 VERSAMENTI ALLA CAUSA DELLA NS.ASSOCIAZIONE CHE COME BEN SAI E' SOTTOSCRITTA DAGLI AZIONISTI NON AVENDO NOI SEMPLICI TIFOSI NESSUN TITOLO.COME VEDI BEN VOLENTIERI STIAMO SOSTENENDO, CON I NS.SOLDI, LE RAGIONI DI TUTTO IL POPOLO JUVENTINO E IN PARTICOLARE DEGLI AZIONISTI.MI PIACEREBBE SAPERE QUANTI AZIONISTI HANNO ADERITO A DIFENDERE I LORO INTERESSI.
 
#36715 x zebra 9
scritto il 26/10/2007 06:28:52 da J101701 MAURO
Confermatissimo zebra, lo ha stabilito il tribunale di roma, calciopoli e' ormai ufficialmente una farsa, la differenza con il finto scandalo di un anno e mezzo fa' sono i media, iperattivi allora per denigrare moggi e la juve, misteriosamente addormentati e distratti oggi che dovrebbero dire la verita' e continuano a far finta di nulla....vai Misson , partiamo con l' affondo decisivo !! Scrivo poco ma vi seguo sempre, e colgo l'occasione per ringraziare ancora il grande Giuseppe Belviso
 
#36713 CALCIOMERCATO.COM
scritto il 25/10/2007 23:46:06 da DARIO DI SANTO DOMINGO
Io chiedo al MODERATORE DI QUESTO MURO una sola cosa:<>, addirittura riprodurre in maiuscolo le folli asseverazioni di questi IDIOTI MISTIFICATORI SUL NOSTRO SITO, ESIGO SPIEGAZIONI, E CHE SIANO PLAUSIBILI. E' una leggerezza imperdonabile lasciar dire a QUEI DEMENTI SUL NOSTRO MURO che la sentenza della cassazione era di CONDANNA: SONO COSI IGNORANTI E FALSANTI DA ALTERARE UNA SENTENZA E NOI GLI FACCIAMO ANCHE PUBBLICITA': RIPETO:<<...ESIGO SPIEGAZIONI!!!>>.
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