popolo bianconero si ribella al trattamento dei mass media: parlano tre tifosi doc
«La Juve fa di nuovo paura»
Ostellino: «Pur di tagliarci le gambe, interpretano a loro piacere il regolamento»
ANTONINO MILONE
TORINO. C’è chi parla di « linciaggio mediatico » , chi invece si limita a sottolineare il problema, perdurante malgrado la purificazione bianconera del post- Calciopoli. Il potere e la Juve, due entità destinate a non incontrarsi mai. Vecchia storia, si dirà, eppure il commento televisivo del match del “ Franchi”, moviole e dibattiti post- partita compresi, ha contribuito a rincarare la dose.
Sentite Piero Ostellino, ex direttore del Corriere della Sera nonché tifoso juventino doc: « Quanti pregiudizi su di noi - esordisce l’editorialista del quotidiano milanese Quando la Juve fu esclusa dal cerchio dei club che contavano, si avvertiva la sensazione di un modo univoco di pensare, che accomunava il Palazzo e tutti coloro che volevano farla fuori. Ma ora che la Juve è tornata subito competitiva, è sorto il timore che i bianconeri siano capaci di rientrare più forti di prima. Ecco, dunque, che qualsiasi episodio che coinvolge la Juve viene discusso fino all’eccesso, piegando addirittura il regolamento arbitrale al proprio volere. Sì, perché l’obiettivo è chiaro: tagliare le gambe alla Juve » .
Concetto ripetuto più volte, quello della “ paura”: « Tutti temono che i bianconeri torneranno ad essere i migliori. E che nessuna avversaria riesca a controbattere alla loro superiorità » . Ecco perché i protagonisti di quella che molti definiscono « gogna mediatica » diventano inevitabilmente « servi del Palazzo » . Ancora Ostellino: « Si avverte un conformismo così generalizzato al punto che, se lo scorso anno si tendeva a favorire la Juve, simpatica dopo essere stata condannata alla B, ora tutti i commenti sono di nuovo anti- Juve. Perché? Stiamo tornando competitivi... » . Tutti d’accordo, dunque, fintantoché i bianconeri erano relegati nell’inferno della cadetteria, magari privilegiandoli nei commenti positivi, ma ora che i poteri forti risiedono altrove il ritorno della Juve ha cambiato le carte in tavola: di nuovo, la critica anti- bianconera torna a dominare le discussioni da bar e quelle diffuse sui mezzi di comunicazione ( « che storicamente difendono i potenti » ) . Ma quali sono i nemici della Juve? « Le muse cortigiane del potere del momento » , sentenzia Ostellino. Detto in altri termini: « Sia giornali che tv, timorosi del fatto che la Juve ritorni ad essere talmente forte da risultare oggetto di invidia e, perché no, pure di odio. Una squadra antipatica ai media e vincente, che io non disprezzerei affatto » .
La rabbia monta anche nelle parole del professor Paolo
Bertinetti, presidente dell’associazione nazionale Amici della Juve: « Detto che in tv si liquidano in due parole le affermazioni a favore della Juve in luogo di dichiarazioni di stampo opposto, posso solo constatare che, inevitabilmente, la rissa fa audience, l’unica vera regola da rispettare. I conduttori non si accontentano dell’opinione di un Collina
che parla di “ Trezeguet in posizione regolare nel derby”, ci vuole altro per accendere la polemica. Non si cerca la verità, ma si privilegia l’audience, il che ha ben poco di elegante » . Si percepisce, in sostanza, un trattamento profondamente diverso tra ciò che migliora l’immagine della Juve ( « temi liquidati immediatamente a meno che non contribuiscano al dibattito » ) e tutto il resto. « Perché nessuno si è soffermato sul primo fallo di Vieri ai danni di Chiellini
nel contrasto in area bianconera? Solo in caso di sconfitta, il giornalismo si fa gentile prosegue Bertinetti - Si tratta di un atteggiamento preventivo. Della serie, nel dubbio tanto vale stangare subito la Juve » . Ma i bianconeri fanno di nuovo paura, come sostiene Ostellino? « Sono i numeri a renderla pericolosa per gli altri, non la sostanza della squadra. Si fa finta di essere oggettivi, ma non è così » . La tv ha più colpe dei giornali? « Sicuro, anche se leggendo i quotidiani la sensazione di ingiustizia non cambia » .
È cocente la delusione che traspare dalle parole di Giuseppe
Belviso, presidente dell’associazione GiùlemanidallaJuve: « Sia in tv che sulla carta stampata dominano atteggiamenti che non ci piacciono affatto. Tutti parlano e sparlano senza sosta, secondo il volere di chi comanda, non va per niente bene » . Poi, preso da un impeto di juventinità acuta, Belviso esplode: « Ci sono giornali che vivono grazie alla Juve, che alimentano dibattiti sui bianconeri, ma soltanto in caso di episodi contestati. Certo, a livello mediatico la società non si difende granché... » . Poi, nel concreto, partono gli strali contro la cronaca di Fiorentina- Juve: « Lo spirito di chi commenta è chiaro, ma non è un fatto così sorprendente. Le voci anti- juventine non sono certo nate ieri. I bianconeri sono sottoposti a una vera gogna mediatica » . Di nuovo antipatica la Juve, dunque, in attesa di tornare vincente.
Bertinetti è contro il potere delle tv: «Si preferisce la rissa per salvaguardare l’audience. E nel dubbio, per loro è meglio stangare la Juve piuttosto che essere obiettivi» La delusione di Belviso: «Tutti parlano e sparlano, ma purtroppo non siamo in grado di difenderci come dovremmo. Una vera gogna contro la nostra squadra» |